Storie dal Campo di Concentramento di Avezzano
Un viaggio tra la memoria storica e il presente
Storie dal Campo di Concentramento di Avezzano
Un viaggio tra la memoria storica e il presente
Questa piattaforma ha lo scopo di raccogliere e raccontare le vicende del campo di concentramento di Avezzano, un luogo dove i destini di migliaia di persone si sono incrociati, spesso cambiando per sempre.
Il Campo di Concentramento di Avezzano
Il campo di concentramento di Avezzano – P.G. 91 è stato un luogo di detenzione durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Le storie raccolte in questo sito web sono testimonianze di sofferenza, ma anche di speranza e solidarietà. Il nostro obiettivo è preservare queste memorie per approfondire la ricerca e avvicinare le nuove generazioni, affinché possano conoscerle e comprendere il loro impatto sulla società contemporanea.
Attraverso documenti storici, racconti personali e ricerche approfondite, il Centro di Documentazione si propone di offrire una visione completa e dettagliata del campo di concentramento di Avezzano. Il progetto è frutto di una collaborazione tra amministrazioni, enti del terzo settore, ricercatori locali e studiosi provenienti da tutto il mondo.
Cronologia degli Eventi Storici
Alcuni dei momenti chiave che hanno segnato la storia del campo di concentramento di Avezzano durante le guerre mondiali.
1916
Apertura del Campo
Il campo di concentramento di Avezzano viene istituito per ospitare prigionieri di guerra durante il primo conflitto mondiale.
1920
Chiusura temporanea
Dopo la fine della guerra, il campo viene abbandonato e smantellato.
1941
Riapertura
Una parte del campo viene riattivata per accogliere prigionieri alleati: britannici, sudafricani, neozelandesi, canadesi, ma soprattutto militari di origine indiana, che divennero la componente predominante.
1944
Chiusura Definitiva
Con la fine della seconda guerra mondiale, il campo di concentramento di Avezzano viene definitivamente chiuso, segnando la fine di un’era di detenzione e sofferenza.
Testimonianze

Jaroslav Výborný
“Abbiamo attraversato il cancello del campo di Avezzano la sera del 27 dicembre 1918, quando era già buio.”

Sahabzada Yaqub Khan
“La gentilezza, il calore e la generosità della gente del vostro grande Paese mi sono stati dimostrati durante questi giorni difficili in un modo che è rimasto impresso nella mia memoria.”

Luigi Fabbri
“Il detenuto che mi aveva incantato con i suoni delicati che riusciva ad ottenere dal suo violino, volle farci dono dello strumento che gli era particolarmente caro.”
Iniziative
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Unisciti a noi nel viaggio attraverso la storia del campo di concentramento di Avezzano condividendo i ricordi della tua famiglia. La tua voce è importante per mantenere viva la memoria.

